
Il Centro Ricerche sta realizzando un’indagine sugli Enti del Terzo settore che si occupano di ricerca scientifica. Lo scopo è quello di analizzare in che modo comunicano con i centri di ricerca accademici e come ascoltano i bisogni di conoscenza dei propri associati e della comunità in cui operano. L’idea è quella di rafforzare lo scopo sociale della ricerca, valorizzando il ruolo attivo dei portatori di interesse, per una nuova public science.
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In collaborazione con il Kids Brain Health Network (Canada)
Il progetto ha riguardato lo studio dei principali modelli e strumenti per coinvolgere i cittadini nella ricerca medico-scientifica. In particolare, il progetto ha portato all’organizzazione di un seminario di eccellenza Firenze, grazie ai contributi del prof. John Challis e della dott.ssa Nicky Lewis su alcune delle realtà che fanno parte del Networks of Centres of Excellence of Canada (NCE), per approfondire la conoscenza di una serie di esperienze di Knowledge Mobilization applicate a diversi ambiti della ricerca medico-scientifica. Dove per Knowledge Mobilization si intende un processo complesso che riassume in sé attività di disseminazione, trasferimento, scambio, co-creazione e co-produzione (tra ricercatori e utenti finali) di conoscenza.
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In collaborazione con l'Incubatore Universitario Fiorentino e la Fondazione Ricerca e Innovazione
Il progetto ha avuto come obiettivo quello di sperimentare il paradigma generativo della comunicazione nella promozione dei servizi che sono erogati sia per il rafforzamento dei gruppi di ricerca all’interno dell’Università, sia per favorire l’avvio di nuove idee di impresa. In particolare, il progetto si è sviluppato creando dei flussi di comunicazione interna ai vari Dipartimenti (mailing list, brochure, riunioni) per far conoscere le opportunità offerte dall’Incubatore, basandosi sulle specifiche discipline.
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In collaborazione con l'Ufficio Job Placement dell'Università di Firenze
Il progetto riguarda l’ applicazione della metodologia della comunicazione generativa per la realizzazione di strategie di comunicazione con imprese, organizzazioni e istituzioni. Nel caso di specie, ovvero la comunicazione per i servizi di Job Placement dell'Università di Firenze, la ricerca aveva come obiettivo quello di pianificare la comunicazione per la diffusione dei servizi di Job Placement, sia all’interno della comunità universitaria, per rafforzare le relazioni con il target di riferimento (studenti, laureandi, laureati e dottorandi), che all’esterno, con l’obiettivo di sostenere e di avviare relazioni sinergiche con il sistema delle imprese.

Dal giornale del Centro Ricerche sAu
Ricerca e Terzo settore
di Eugenio Pandolfini | 26/07/2022
di Viola Davini | 26/07/2022
La comunicazione generativa per i servizi alla carriera e per la Terza Missione dell’Università e degli Enti di ricerca
Nel caso dei servizi alla carriera, parte rilevante della Terza Missione dell’Università, migliorare la comunicazione significa intervenire sul modo in cui all’interno dell’Università si produce conoscenza e sul modo in cui si comunica con la realtà socio-economica cui s’intende riferirsi. Per poterlo fare è, quindi, necessario rinunciare alla tentazione di agire settorialmente [...]
La comunicazione generativa per il Job Placement: verso una proposta operativa
Per questo motivo è nata la proposta di una strategia di comunicazione rivolta all’ascolto dei bisogni (delle imprese e degli studenti oltre che dell'Università stessa) – siano questi bisogni espressi o inespressi – e in grado di consentire la raccolta dei dati utili a pianificare l’offerta di servizi in linea con le necessità della comunità universitaria e del contesto territoriale di riferimento [...]
Generating a New Idea of Public Mission for Universities. A Sustainable Communication Paradigm for Community Building
The present work introduces a vision of technology transfer (one of the aspects that is included in the Third Mission) as a means of identifying the needs coming from the productive and social fabric, of highlighting the critical issues where it is necessary to intervene and, above all, the skills and human resources (before economic ones) necessary to solve the problems identified. [...]